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domenica 2 settembre 2012

Interventi di politica del lavoro: triennio 2011-2013

Tra le buone notizie in Provincia di Trento per le iniziative a favore della famiglia, è senz'altro importante aggiungere l'approvazione, da parte della giunta provinciale di Trento, del Documento di interventi di politica del lavoro per il triennio 2011-2013
All'interno del documento sono previsti ben trentuno tipi di interventi, tra i quali si trovano anche l'aiuto economico per i padri che scelgono di prendere il congedo parentale per figli inferiori agli otto anni e l'incentivo dato alle aziende per favorire e sostenere lo sviluppo di carriera delle donne

In particolare si precisa nella seconda parte del documento (Capo IV, punto C, co. 15):
Ai padri che chiedono il congedo parentale, in alternativa alla madre lavoratrice, è riconosciuto il sostegno economico pari al 30% della retribuzione entro il massimale di € 900 per un massimo di quattro mesi; il sostegno economico è aumentato al 40% nel caso di richiesta del congedo parentale a partire dal 7° mese.
Nel testo viene inoltre sottolineato che al fine di favorire "l’inserimento delle donne in mansioni di elevato contenuto professionale o in livelli di responsabilità dove risultano sottorappresentate", vengono sostenute le seguenti azioni (Capo IV, punto C, co. 12):
L’Agenzia del Lavoro può:
  1. concedere contributi per ogni assunzione con contratto a tempo indeterminato, o, in caso di qualifiche dirigenziali, a tempo determinato per almeno 8 mesi se a tempo pieno, e per almeno 12 mesi se part-time (minimo 20 ore settimanali), di disoccupate in:
    • mansioni di elevato contenuto professionale, individuate con riferimento ai primi 3 gruppi professionali della codifica ISTAT delle professioni, per un importo annuo fino a € 2.600 per due anni;
    • livelli di responsabilità in cui le donne sono sottorappresentate individuati in base al contratto collettivo di riferimento e calcolate rispetto alla distribuzione dell’organico aziendale per un importo annuo fino a € 4.000 per due anni;
  2. attivare tirocini a carattere formativo della durata massima di 6 mesi a supporto del punto 1);
  3. concedere contributi per un importo fino a € 2.600 euro per due anni, per la progressione di carriera del personale femminile dipendente con contratto a tempo indeterminato in livelli in cui le donne risultano sottorappresentate;
  4. attivare corsi di formazione professionale che si rendessero necessari per attuare il processo riorganizzativo, o finalizzati alla progressione di carriera del personale femminile.
I contributi sono erogati ai sensi ai sensi del Regolamento CE n.1998/2006 (de minimis) e non possono essere superiori a € 25.000 per il medesimo progetto.
I contributi non sono cumulabili con agevolazioni previste dalla normativa nazionale e provinciale per il medesimo progetto.

Riferimenti normativi
Il piano è stato licenziato il 30 giugno dal Consiglio di amministrazione dell'Agenzia del Lavoro, mentre il testo è stato approvato dalla Commisione provinciale per l'impiego con deliberazione n 373 del 26 luglio 2011 ed adottatto dalla Giunta provinciale con deliberazione n 1608 del 29/7/2011 (http://www.delibere.provincia.tn.it/scripts/GSearch.asp), con efficacia immediata. In data 30 dicembre 2011 e 15 giugno 2012, tale testo è stato poi integrato e modificato con deliberazione rispettivamente nr. 2957 (http://www.delibere.provincia.tn.it/scripts/GSearch.asp) e deliberazione nr.1217 (http://www.delibere.provincia.tn.it/scripts/GSearch.asp).

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